Una
premessa per sgomberare il campo da qualsiasi equivoco: nulla di
personale contro Camerino; anzi, immediatamente dopo la votazione in
Consiglio Provinciale ho stretto la mano al Sindaco Conti e gli ho
fatto i miei in bocca al lupo per il nuovo liceo sportivo, anche se
la mia speranza è ancora che questa sciagurata decisione possa
essere modificata dalla Regione Marche.
Siccome
però la ferita è ancora apertissima, consentitemi quale
considerazione in libertà.
Il
5 novembre 2012 il Consiglio Provinciale, nel negare a Sarnano la
possibilità di aprire una sezione del liceo sportivo, ha fatto una
scelta che ritengo contraria allo spirito della legge, ingiusta per
il nostro territorio ed illegittima.
Sarnano
aveva tutti i criteri per poter ottenere la sezione del liceo
sportivo: impianti sportivi, collegamenti, basso numero di iscritti.
Pur
di farci fuori e di poter scegliere Camerino (che, in quanto
Autonomia scolastica più grande, non poteva per legge essere
preferita a Sarnano), la maggioranza provinciale ha dovuto far
ricorso a criteri che non sono previsti dalla normativa.
Qualcuno
della maggioranza ha affermato che Sarnano non sarebbe stata una sede
idonea in quanto non avrebbe garantito un numero di iscrizioni
sufficiente ad aprire almeno una classe: prendo atto con una punta di
invidia delle spiccate doti di preveggenza degli amministratori
provinciali e mi domando quale aruspice abbiano consultato prima di
deliberare per sapere con cotanta certezza che il numero di iscritti
della prima classe dell'anno prossimo non sarà sufficiente.
Qualcun
altro, sempre dalle parti della maggioranza, ha detto che Camerino ha
subito la chiusura del Tribunale e non è riuscito ad aprire una
classe del liceo classico, e quindi va giustamente aiutata: non certo
per polemizzare, ma consiglio a chi ha fatto questa bizzarra
asserzione di mettere a confronto i servizi di cui possono usufruire
Camerino e Sarnano e poi riflettere su quale territorio vada
maggiormente sostenuto.
Assurdo,
poi, che la maggioranza si sia trincerata dietro il parere del
funzionario con una posizione che si potrebbe sostanzialmente
parafrasare così “che ci possiamo fare, noi ce l'abbiamo messa
tutta, ma c'è un parere tecnico che indica Camerino come primo in
graduatoria”; ma allora, se dobbiamo accettare acriticamente tutto
quello che i funzionari scrivono (accettando conseguentemente il
dogma della loro infallibilità), a cosa serve tutta la trafila di
atti e consessi necessari all'approvazione del piano di rete
scolastica, partendo dalla giunta provinciale, passando per la
conferenza delle autonomie, per finire con il consiglio provinciale:
si prenda per buono quello che i funzionari scrivono e amen, almeno
risparmiano tempo, denaro e non ci facciamo il sangue amaro. Basta
solo saperlo prima!!
Invece
non è così, il parere del funzionario è una mera foglia di fico
per scrollarsi ogni responsabilità: la scelta è stata politica,
solo ed esclusivamente politica, basta guardare da chi è stata
votata e come pervicacemente è stata voluta.
La
provincia ha scelto Camerino? Bene, adesso se ne assuma ogni
responsabilità: in primo luogo, la responsabilità di aver ancora
una volta deliberatamente penalizzato il territorio montano,
privandolo di qualcosa che non ci doveva essere concesso in
elemosina, ma che ci spettava per legge; in secondo luogo, la
responsabilità di aver condannato il liceo di Sarnano ad un futuro
di incertezze, mettendo in difficoltà una istituzione che, piaccia o
non piaccia, rappresenta un punto di riferimento per tutto
l'entroterra.
Complimenti:
è per questo fenomenale risultato che ci siamo battuti per il
mantenimento della provincia?
Ancora
una volta Sarnano, o meglio l'entroterra montano, non si rassegna e
non si arrende; non ci siamo rassegnati ed arresi dopo il diniego
dell'alberghiero lo scorso anno, non ci rassegneremo ed arrenderemo
dopo il diniego del liceo sportivo quest'anno: mi preoccupa solo il
detto “non c'è due senza tre”.
L'entroterra
ha innumerevoli problemi e sono il primo ad ammettere che non è con
l'apertura del liceo sportivo che si sarebbero risolti: ma
certamente, riconoscerci il diritto di attivare un indirizzo unico in
ambito provinciale, oltre ad essere un atto dovuto per legge, sarebbe
stato un importante segnale di attenzione da parte di un ente
sovracomunale, la provincia, che tra i suoi compiti istituzionali
dovrebbe avere quello di perseguire il riequilibrio del proprio
territorio.
Ieri
la provincia non ha perseguito questo obbiettivo, preferendone altri,
sicuramente meno nobili e sicuramente di quelli che allontanano
sempre di più la gente dalla politica; come cittadino e come
rappresentante del territorio ne prendo atto, con rammarico, ma ne
prendo atto.
Sarnano,
li 6 novembre 2012
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